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Riscaldamento e caldaie a gas, Termoidraulica Nigrelli

Lo scarico a parete 2024:

  • Prima del 18/12/2012
    Scarico a parete solo in sostituzione, attenzione ai regolamenti locali
  • Dopo il 18/12/2012 - Legge 221/2012
    Scarico a parete solo con caldaie a condensazione
  • Dopo il 31/08/2013 - Legge 90/2013
    Scarico a parete solo in sostituzione con caldaie a condensazione o tradizionali a bassa emissione NOx
  • Dopo il 19/07/2014 - Dlgs 102/2014
    Scarico a parete solo in sostituzione con caldaie a condensazione, tradizionali a bassa emissione classe 5 NOx o tradizionali a camera stagna con rendimento maggiore di 90 +2 log Pn che soddisfino la normativa Ecodesign (Direttiva Europea 2005/32/CE)
  • Normativa caldaie 2024

    Per quanto riguarda l'anno 2024 la normativa sull'installazione delle caldaie a gas ed in particolare sull'obbligo di montaggio di canne fumarie non prevede novità rispetto a quanto qui riassunto.

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Il Decreto Legislativo 4 Luglio 2014 n. 102, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 165 del 18 Luglio 2014, recante: "Attuazione della direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE", ha modificato nuovamente l'Art. 5, comma 9 del Decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412 (Regolamento recante norme per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia).

Si ricorda che il citato DPR 412/1993 era stato recentemente modificato dalla legge 3 Agosto 2013 n. 90, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 181 del 3 Agosto 2013, recante: "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, recante disposizioni urgenti per il recepimento della Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell'edilizia per la definizione delle procedure d'infrazione avviate dalla Commissione europea, nonché altre disposizioni in materia di coesione sociale" ed in precedenza dal c.d. "Decreto Sviluppo" emanato dal Governo Monti in vigore dal 18 Dicembre 2012.

Per comodità dei lettori riportiamo in questa pagina anche il nuovo testo vigente dell'Art. 5, comma 9 del DPR 412/93 come modificato dall'Art. 17-bis della legge di conversione del citato decreto legge, rimandando naturalmente alla Gazzetta Ufficiale per il testo completo ed ufficiale.

In pratica:

Dopo il 31 Agosto 2013 lo scarico di tutti i nuovi impianti termici deve andare a tetto tramite apposite canne fumarie sia che si tratti di edifici mono che plurifamiliari. A tale disposizione, purché si installino apparecchi a condensazione, apparecchi convenzionali di classe 5 NOx (basse emissioni di ossidi di azoto) o apparecchi tradizionali a camera stagna di rendimento adeguato alla normativa europea EcoDesign (Direttiva Europea 2005/32/CE pienamente in vigore dal 26 Settembre 2015), ovvero maggiore di 90 + 2 log Pn, sono ammesse le seguenti deroghe:

  • Sostituzione di apparecchi di qualsiasi tipo installati prima del 31 Agosto 2013 che scaricano già a parete o in CCR. Il posizionamento del terminale deve effettuarsi secondo le norme UNI 7129 parte 3.
  • Sostituzione di un apparecchio a camera aperta e tiraggio naturale, che scarica in una canna fumaria collettiva ramificata (es. condominiale).
  • In abitazioni dove lo scarico a tetto è incompatibile con le norme di tutela dell'edificio (es. centri storici, Venezia, Firenze, ecc.).
  • Il progettista abilitato attesta l'impossibilità di scaricare a tetto.
  • Montaggio di apparecchi a condensazione, nell'ambito di ristrutturazioni di impianti termoautonomi esistenti in condomini o abitazioni plurifamiliari, qualora l'installazione precedente non disponesse di camini, canne fumarie o altri sistemi di evacuazione dei fumi con sbocco sopra il tetto dell'edificio.
  • Installazione di generatori ibridi compatti, composti almeno da una caldaia a gas a condensazione e da una pompa di calore forniti di apposita certificazione di prodotto.

Tali deroghe sono fra loro alternative e non complemetari.

E' opportuno precisare che nel caso di distacco da un impianto centralizzato dopo il 31 Agosto 2013 è sempre necessario lo scarico in canna fumaria fino al tetto in quanto si tratta di nuova installazione e non di sostituzione in impianto preesistente.

Tutti i comuni italiani debbono adeguare i propri regolamenti locali alla presente normativa.

Si ricorda infine che è possibile installare caldaie convenzionali a camera aperta (classe B1) soltanto se disponibile uno scarico fumi in canne collettive ramificate (CCR) come ad esempio in condomini o unità abitatitive plurifamiliari.

Agg. Gennaio 2019

Decreto del Presidente della Repubblica

26 Agosto 1993, n. 412

Regolamento recante norme per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell'art. 4, comma 4, della legge 9 Gennaio 1991, n. 10.

Testo aggiornato

Art. 5 - Requisiti e dimensionamento degli impianti termici

...omissis...

9. Gli impianti termici installati successivamente al 31 agosto 2013 devono essere collegati ad appositi camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione, con sbocco sopra il tetto dell'edificio alla quota prescritta dalla regolamentazione tecnica vigente.

9-bis. E' possibile derogare a quanto stabilito dal comma 9 nei casi in cui:

  1. si procede, anche nell'ambito di una riqualificazione energetica dell'impianto termico, alla sostituzione di generatori di calore individuali che risultano installati in data antecedente a quella di cui al comma 9, con scarico a parete o in canna collettiva ramificata;
  2. l'adempimento dell'obbligo di cui al comma 9 risulta incompatibile con norme di tutela degli edifici oggetto dell'intervento, adottate a livello nazionale, regionale o comunale;
  3. il progettista attesta e assevera l'impossibilità tecnica a realizzare lo sbocco sopra il colmo del tetto.
  4. si procede alle ristrutturazioni di impianti termici individuali già esistenti, siti in stabili plurifamiliari, qualora nella versione iniziale non dispongano già di camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione con sbocco sopra il tetto dell'edificio, funzionali e idonei o comunque adeguabili alla applicazione di apparecchi a condensazione;
  5. vengono installati uno o più generatori ibridi compatti, composti almeno da una caldaia a condensazione a gas e da una pompa di calore e dotati di specifica certificazione di prodotto.

9-ter. Per accedere alle deroghe previste dal comma 9-bis è obbligatorio:

  1. nei casi di cui alla lettera a), installare generatori di calore a gas a camera stagna il cui rendimento sia superiore a quello previsto all'art. 4, comma 6, lettera a), del decreto del Presidente della Repubblica, del 2 aprile 2009, n. 59;
  2. nei casi di cui alle lettere b), c), e d), installare generatori di calore a gas a condensazione i cui prodotti della combustione abbiano emissioni medie ponderate di ossidi di azoto non superiori a 70 mg/kWh, misurate secondo le norme di prodotto vigenti;
  3. nel caso di cui alla lettera e), installare generatori di calore a gas a condensazione i cui prodotti della combustione abbiano emissioni medie ponderate di ossidi di azoto non superiori a 70 mg/kWh, misurate secondo le norme di prodotto vigenti, e pompe di calore il cui rendimento sia superiore a quello previsto all'art. 4, comma 6, lettera b), del decreto del Presidente della Repubblica, del 2 aprile 2009, n. 59;
  4. in tutti i casi, posizionare i terminali di scarico in conformità alla vigente norma tecnica UNI7129 e successive modifiche e integrazioni.

9-quater. I comuni adeguano i propri regolamenti alle disposizioni di cui ai commi 9, 9-bis e 9-ter.

...omissis...

Testo completo del DPR 412/93

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ATTENZIONE, con il Decreto Legge 16 febbraio 2023 n. 11 (G.U. n. 40 del 16/02/2023) il Governo ha soppresso la possibilità di cessione del credito e pertanto non è più possibile offrire lo sconto in fattura del 50% o del 65%.

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